COMUNICATO STAMPA N. 86
Quiliano, 11 dicembre 2024
Nel pomeriggio di sabato 14 dicembre 2024
Quiliano celebra e ricorda Giacomo Matteotti nel centenario dell’uccisione fascista
Dopo la scopertura della targa presso l’ex sede dei Club Sportivi Quilianesi, si terrà la presentazione del libro di Giuseppe Milazzo, Giuseppe Olcese e Carlo Ruggeri nella Sala Consiliare
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Anche la Città di Quiliano si appresta a celebrare l’importantissima figura di Giacomo Matteotti, uomo politico socialista, tra i primi ad opporsi alla nascente dittatura fascista in Italia, e vittima delle squadracce agli ordini di Benito Mussolini che lo uccisero barbaramente il 10 giugno 1924. Proprio nel centenario della morte di Giacomo Matteotti, Quiliano lo ricorderà con la scopertura di una targa celebrativa presso l’ex sede dei Club Sportivi Quilianesi (Via Matteotti) alle ore 16.00 di sabato 14 dicembre 2024. La suddetta targa riporterà una celebre frase tratta dal discorso che lo stesso Matteotti tenne in Parlamento il 30 maggio 1924: “Non credevamo che le elezioni dovessero svolgersi come un saggio di resistenza inerme alle violenze fisiche dell’avversario che è al Governo e dispone di tutte le forze armate!”. Alla cerimonia presenzieranno il Sindaco Nicola Isetta e l’Amministrazione Comunale.
Subito dopo, alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare (Piazza Costituzione), nel quadro del ciclo di eventi “Incontri con l’Autore”, coordinato dall’Assessore alla Cultura Nadia Ottonello, si terrà poi la presentazione del libro “Una lotta morale e mortale. Giacomo Matteotti a Varazze” di Giuseppe Milazzo, Carlo Ruggeri e Beppe Olcese (edizioni Impressioni Grafiche). Saranno presenti gli autori.
Si tratta di un libro che, come opportunamente ha evidenziato nella prefazione Walter Veltroni, rappresenta “un’indagine storica che si fa romanzo e prende da subito un ritmo travolgente e capace di muovere anche i sentimenti, oltre alla ragione.”
“Con questa importante iniziativa”, dichiarano il Sindaco Nicola Isetta e l’Assessore Nadia Ottonello, “intendiamo non solo onorare la memoria di Giacomo Matteotti, ma anche e soprattutto rivendicare la vocazione antifascista della nostra nazione, che trova le sue autentiche fondamenta nella Costituzione della Repubblica Italiana, nata dal sacrificio di Matteotti, delle vittime delle Leggi Fascistissime del 1926, degli esuli, delle migliaia di carcerati e confinati dai Tribunali speciali su ordine diretto di Mussolini, dai partigiani e dalle vittime della seconda guerra mondiale, dagli orrori del nazifascismo. Sono, questi, principi e valori ineludibili e che intendiamo ricordare e rimarcare sempre, a tutela dell’identità civile, democratica e antifascista della nostra Città “